Pittore e scultore francese, Clet Abraham all’inizio degli anni ’90 decide di lasciare la Francia per trasferirsi in Italia. Comincia così il suo pellegrinaggio nel “bel paese”, prima Roma e dopo Bologna, che nel 2006 si conclude a Firenze dove oggi Clet risiede e lavora.
Sarà forse in questo suo lungo viaggio che Clet Abraham si è imbattuto nell’imponente quantità di segnali stradali presenti nel nostro paese. Come egli stesso ha affermato: “Sempre più invaso dalla segnaletica stradale, lo spazio urbano deve farsi reversibile, aggiungere significati a quelli originari, orientare altri e nuovi gradi di lettura“.
Nasce così la provocatoria idea della sticker art, l’arte di strada in cui il messaggio è veicolato da adesivi, con la quale questo geniale artista ha voluto manifestare la sua volontà, sia comunicativa che di miglioramento del patrimonio visivo, in modo intelligente e divertente.
I temi religiosi giocano un ruolo fondamentale nelle opere di Clet, angeli e diavoli sono i simboli a cui l’artista francese affida il significato del suo disagio. Come egli stesso ha affermato: “La religione rappresenta il sogno d’immortalità, la speranza di una vita dopo la morte. Tutte le religioni sono basate su un sogno umano, quindi irrinunciabile, ma io non posso accettarlo come preconfezionato”.
La sticker art di Clet Abraham intende dunque creare opere che siano capaci di contestualizzarsicon armonia nello spazio che le circonda e interagiscano in modo semplice e intelligente con lo spettatore.