Abbiamo trattato l’argomento Starbucks più volte negli scorsi mesi, potete fare un ripassino qui!
Oggi invece ritorniamo a parlare di Starbucks per via del nuovo Logo.
Per festeggiare il suo quarantesimo anno di attività la più grande catena al mondo (oltre diciassette mila negozi in quarantanove paesi diversi, Italia esclusa*) di caffetterie ha deciso di rifarsi il look e lo scorso 5 gennaio ha presentato il nuovo logo che dopo quasi vent’anni, andrà a sostituire quello precedente. A decidere questo importante passo è stato l’amministratore delegato, Howard Schultz che noncurante delle critiche che gli sono state mosse dai clienti è andato avanti per la sua strada giustificando il tutto con un laconico comunicato: “La sirena ci dà la libertà e la flessibilità di pensare a prodotti che vanno al di là del solo caffé”, preannunciando l’arrivo nei supermercati di una serie di prodotti a marchio Starbucks, Schultz afferma inoltre che “Anche se siamo e continueremo sempre a essere una società attiva nel settore del caffé, abbiamo altri prodotti che portano il nostro nome”.
Ancora una volta risulta assente ingiustificata la spiegazione tecnica e non viene spiegato il motivo creativo o quello grafico che invece dovrebbe essere dietro ad un simile cambio di immagine.Nel nuovo logo, scompare ancora una volta il nome dell’azienda (come già di recente hanno fatto Shell, McDonald’s e Apple) e la famosa sirena con la doppia coda che aveva rappresentato l’azienda da sempre rimane l’unica protagonista, ma perde definitivamente le code e viene lasciata sola in verde su campo bianco.
Dopo un attenta ricerca in rete, si scopre che il nuovo logo è stato realizzato dallo studio Lippincott, una grossa agenzia con sedi in tutto il mondo ma dalla quale non esce nemmeno una riga sul lavoro svolto e si limitano a linkare il sito che Starbucks ha messo online per il lancio.
Curiosamente però proprio in questi giorni, mentre si fa un gran parlare del nuovo logo, lo Starbucks di Bryant Park a New York ha riaperto utilizzando il vecchissimo logo, le vecchie uniformi e il vecchio arrdeamento del primissimo locale di Seattle (qui potete fare un giro di 360°) per il locale.
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